San Paolo: uomo di preghiera

L’esperienza apostolica di Paolo è fortemente segnata da un profondo atteggiamento di preghiera. Per Paolo un apostolato senza preghiera non è un apostolato autentico. Egli presenta con frequenza a Dio la sua lode, il suo ringraziamento e le sue suppliche, nate dalla sua esperienza apostolica e orientate al bene dei fedeli incontrati nel suo ministero o delle persone che egli vuole evangelizzare.

“Sia benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, Padre misericordioso e Dio di ogni consolazione!” (2 Corinzi 1,3).

“Benedetto sia Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli, in Cristo” (Efesini 1,3).

“Rendo grazie al mio Dio per mezzo di Gesù Cristo riguardo a tutti voi, perché della vostra fede si parla nel mondo intero. Mi è testimone Dio, al quale rendo culto nel mio spirito annunciando il vangelo del Figlio suo, come io continuamente faccia memoria di voi, chiedendo sempre nelle mie preghiere che, in qualche modo, un giorno, per volontà di Dio, io abbia l’opportunità di venire da voi” (Romani 1,8-10).

“Rendo grazie continuamente al mio Dio per voi, a motivo della grazia di Dio che vi è stata data in Cristo Gesù” (1 Corinti 1,4).

“Rendo grazie al mio Dio ogni volta che mi ricordo di voi. Sempre, quando prego per tutti voi, lo faccio con gioia a motivo della vostra cooperazione per il Vangelo” (Filippesi 1,3-5).

“Noi rendiamo grazie a Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, continuamente pregando per voi, avendo avuto notizie della vostra fede in Cristo Gesù e della carità che avete verso tutti i santi a causa della speranza che vi attende nei cieli” (Colossesi 1,3-5).

“Rendiamo sempre grazie a Dio per tutti voi, ricordandovi nelle nostre preghiere e tenendo continuamente presenti l’operosità della vostra fede, la fatica della vostra carità e la fermezza della vostra speranza nel Signore nostro Gesù Cristo” (1 Tessalonicesi 1,2-3)

“Dobbiamo sempre rendere grazie a Dio per voi, fratelli, come è giusto, perché la vostra fede fa grandi progressi e l’amore di ciascuno di voi verso gli altri va crescendo” (2 Tessalonicesi 1,3).

“Rendo grazie a colui che mi ha reso forte, Cristo Gesù Signore nostro, perché mi ha giudicato degno di fiducia mettendo al suo servizio me, che prima ero un bestemmiatore, un persecutore e un violento” (1 Timoteo 1,12-13).

“Rendo grazie a Dio che io servo, come i miei antenati, con coscienza pura, ricordandomi di te nelle mie preghiere sempre, notte e giorno» (2 Timoteo 1,3).

“Rendo grazie al mio Dio, ricordandomi sempre di te nelle mie preghiere” (Filemone 1,4).