LO STEMMA E IL MARCHIO DELLA SAN PAOLO [2]

Un primo stemma della Società San Paolo lo troviamo raffigurato sul pavimento in marmo del Tempio San Paolo ad Alba (Cuneo). Don Alberione ne parla durante la messa commemorativa del cinquantesimo di fondazione (20 agosto 1914). Testo poi pubblicato nel San Paolo di luglio-agosto 1964. “Lo stemma illumina lo spirito e la vita paolina. Il 50° invita ad un esame e ad una ripresa in fede e vigore. È uno stemma in cui il Sac. Timoteo Giaccardo raccolse e fissò i simboli che costituiscono un programma estremamente indicativo per la vita religiosa ed i rispettivi apostolati dei singoli Istituti”.

Gli elementi significativi sono:

  • L’Ostia, che irradia luce e calore su tutto il complesso, con il monogramma di Cristo “JHS” (=Jesus Hominum Salvator, Gesù Salvatore degli uomini) sormontato dalla Croce dell’Amore che vince il peccato e la morte, e nell’Eucaristia è forza e alimento del credente; È Gesù Cristo Divino Maestro, Via e Verità e Vita. Indica il pane quotidiano che nutre, allieta, fortifica e santifica.
  • Il Libro, cioè la Bibbia. Illumina tutto l’essere umano: l’intelletto, con le divine verità; la volontà, a cui indica la via del cielo; il cuore, con l’orientamento di amore a Dio e di amore al prossimo. Dio è il primo Autore-Scrittore, servito da uomini da Lui ispirati; è Lui il grande Editore dell’umanità che invita gli uomini alla felice casa del Padre Celeste, indicandone la via. Per il Paolino questa è la quotidiana lettura; è il Libro primo da riprodursi e diffondersi; il contenuto è la sostanza di tutto il nostro insegnamento. Infatti Gesù Cristo ha detto: «Io sono la Luce del mondo»; altrove: «Voi siete la luce del mondo».
  • L’espressione paolina di Efesini 3,10: “Ut innotescat per Ecclesiam sapientia Dei” (“perché sia manifestata, per mezzo della Chiesa, la sapienza di Dio”), riportata sul libro, che motiva l’Annuncio.
  • La penna, sopra il libro, quale primo strumento per la comunicazione. Ma vuole anche indicare ogni possibile altro strumento di comunicazione che, nel tempo, la tecnologia inventa.
  • La spada indica il martirio di san Paolo, decapitato a Roma, alle Tre Fontane Roma. Ma in particolare indica la Parola di Dio, definita da Ebrei 4,12 come “una spada a doppio taglio”. Essa divide e separa l’uomo dallo spirito del mondo e dalla schiavitù del male; e l’uomo, fatto libero dai legami terreni, può correre per la via segnata da Gesù: “Chi vuol venire dietro di me, rinneghi se stesso… e mi segua”. Don Alberione suggeriva anche l’esortazione di San Paolo ad armarci contro il male, e tra le armi: “la spada dello spirito, che è la parola di Dio” (Efesini 6,17).
  • In basso, lo striscione. Ritroviamo la Croce ma più legata all’Evangelizzazione, e circondata dalle quattro lettere A-L-B-A che indicano la città di origine della Famiglia Paolina e sono anche le iniziali tradizionali dei simboli degli Evangelisti: A=angelo (san Matteo), L=leone (san Marco), B=bue (san Luca), A=aquila (san Giovanni): indicano l’impegno di editare e diffondere il Vangelo. Ai lati è riportata la frase cantata dagli angeli presso Betlemme: Gloria Deo + Pax Hominibus (Gloria a Dio + Pace agli uomini: Luca 2,14), fine ultimo dell’Annuncio Evangelico. Per la Famiglia Paolina non ci sono altri fini; i medesimi fini quindi per cui si compì la Redenzione.
  • La cornice dello stemma. si presenta come ornamento e come una difesa e custodia dei vari simboli. Ma anche la cornice stessa è simbolo, di come il Paolino deve custodire lo spirito religioso e compiere la sua missione particolare.