Comunità Paoline in Italia: ROMA

Comunità Società San Paolo: Sede Provinciale – Primo Maestro – San Paolo

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Nell’anno santo 1925, don Giacomo Alberione invia a Roma un sacerdote con il compito di trovare una sede conveniente per il primo vocazionario fuori di Alba; l’orientamento suggerito è “nelle vicinanze della Basilica di San Paolo”. Viene trovato, in Via Ostiense 75, un locale che presto verrà definito “non ideale”.

Il primo gruppo, che aveva il compito di fondare il Vocazionario di Roma, parte da Alba la sera del 14 gennaio. È formato da una dozzina di alunni della seconda ginnasiale, da un chierico come assistente e dal Superiore, don Timoteo Giaccardo. Il 15 gennaio 1926 viene stabilita come data di fondazione.

La vita dei paolini in Roma comincia con una nota comica: il pacco del pane, che i nuovi arrivati avevano portato da Alba come scorta, si sfascia mentre attraversano il binario del tram n. 23 che stava sopraggiungendo in corsa e che dovette fermarsi per dar tempo di raccogliere i pani sparsi per la via. Inoltre, la prima minestra viene preparata con una pentola prestata da un oste e consumata con scodelle e cucchiai ugualmente chiesti in prestito. Quella prima giornata si chiude nel segno della povertà: quei giovani sono costretti a dormire su un mucchio di paglia nell’angolo di un vasto stanzone, perché i letti spediti da Alba non sono ancora giunti.

Le prime attività della Casa di Roma sono modellate su quanto già il gruppo faceva in Alba: ore di pietà, di studio, di apostolato. La Chiesa dove vanno a pregare è la Basilica di san Paolo, distante dalla casa circa un chilometro. Vi si recano due volte al giorno: per la santa Messa e per la Visita al SS. Sacramento. Il 30 giugno 1926, autorizzati dal cardinale Vicario, viene celebrata nella casa, per la prima volta, la Messa.

La casa in affitto di via Ostiense 75 serve come abitazione; per l’apostolato utilizzano un capannone là vicino. Tutta la produzione è orientata nella stampa dei Bollettini Parrocchiali dell’Italia Centro-Meridionale. Nell’aprile del 1926 i Bollettini Parrocchiali stampati a Roma erano 63, ma già nel giugno successivo superano il centinaio. E vengono istituite biblioteche circolanti in ospedali e parrocchie.

A metà dell’anno 1927, il Fondatore annuncia l’acquisto del terreno per la nuova sede della Casa di Roma. È la “Vigna di San Paolo”, proprietà dei monaci benedettini, situata poco lontano dalla Basilica dell’Apostolo. Il terreno viene consegnato nel novembre del 1927. Subito un gruppo va ad abitare nella vecchia casa colonica di quel luogo. E così, in quegli ultimi mesi del 1927 e per l’anno successivo, la situazione di disagio per la prima comunità romana giunge al suo punto più culminante, dovendosi muovere, più volte al giorno, da una casa all’altra, a ore fisse e con qualunque tempo.

L’entusiasmo per la nuova sede è, tuttavia, grande. Già si pensa di costruirvi la casa e la Chiesa. L’8 settembre 1928 iniziano gli scavi per la costruzione della nuova Casa nella Vigna di San Paolo. Le difficoltà, tuttavia, non mancano, sia quelle di indole burocratica e finanziaria, che quelle riguardanti il sottosuolo, a motivo della disuguaglianza del terreno e per le infiltrazioni d’acqua derivanti dalla Marrana di Grottaperfetta.

La prima metà della casa verrà inaugurata nel corso del 1930, ma già nel gennaio del 1929, tutta la comunità si è già trasferita a Via Grotta Perfetta 58, utilizzando la casa colonica. Nella nuova sede una delle prime preoccupazioni è quella di adattare un locale a cappellina. Il locale scelto non era certo il più indicato, ma vi supplisce la devozione e l’entusiasmo di quei pionieri.

All’inizio del 1928, il lavoro di Apostolato è sempre più intenso, con i Bollettini Parrocchiali e l’edizione di libri. Anche l’attività di libreria prende consistenza maggiore: la prima libreria paolina romana, sita in Via Ostiense 75, viene trasferita, verso la fine del 1928, in una parte centrale della città, in Via della Chiesa Nuova n. 1. Prende maggior vigore col nuovo trasferimento in Piazza della Pigna sia per l’aumentata clientela, sia per le sempre crescenti commissioni librarie.

La nota dominante di questo periodo è il graduale sganciamento della Congregazione dall’ambiente in cui era nata. Il dato più importante è il passaggio definitivo, nel 1936, dello stesso Fondatore da Alba a Roma, mentre don Giaccardo viene nominato superiore di Casa Madre. C’è anche da sottolineare, in questo tempo, che le attività della Casa di Roma e quelle della Curia Generalizia, in questo periodo, non sono ben distinte, anzi spesso si identificano.

Dopo le precedenti dichiarazioni sulla necessità di una nuova grande Chiesa dedicata alla Regina degli Apostoli, nel 1938-1939 si passa a una fase più concreta. La seconda guerra mondiale, che inizia nel settembre del 1939, fa accantonare tutto.

Dal 1945 gli studi teologici hanno la loro sede in Roma. Si parla allora di “Collegio teologico paolino” che, nel 1951 diviene “internazionale”, in quanto tutti i teologi alunni della Società San Paolo, per gli studi e la formazione durante i 4 anni di teologia e l’anno di pastorale, vengono radunati dalle varie nazioni a Roma. Viene anche istituito, per i futuri sacerdoti, il “Corso di pastorale”, con orientamento tipicamente paolino: verso “ciò che costituisce la missione speciale, l’apostolato della penna”.

Nell’immediato dopoguerra, la prima preoccupazione è quella di costruire la Chiesa da dedicarsi alla Regina degli Apostoli, anche a motivo del voto fatto da don Alberione, non appena le circostanze lo avessero permesso, di una Chiesa a Lei dedicata, in testimonianza di ringraziamento per la sua protezione su tutti i membri e tutte le Case dell’Istituto durante la guerra. Nel maggio 1945 iniziano i lavori di sterro. Nel primo trimestre del 1947 si giunge all’altezza della Cripta, a 17 metri dal suolo. Il 25 dicembre 1951 viene inaugurata la Cripta e il 20 agosto 1952 il card. Traglia consacra l’altare centrale. Il 29-30 novembre 1954, infine, c’è la consacrazione del Santuario “Regina Apostolorum” per le mani di mons. Ettore Cunial.

A conclusione di questo periodo, va ricordata una notizia particolare: le due trasmissioni radio con la sigla “I 1 RSP Radio San Paolo”: la prima effettuata alle ore 8,10 del 25 dicembre 1948 dal Fondatore in un indirizzo a tutti i membri della Congregazione, e la seconda alle 7,30 del 19 marzo 1949. Va ricordato che, in quel periodo, in un paese sconfitto in guerra, non era possibile erigere delle radio private, ma don Alberione, pur di evangelizzare, cercava di utilizzare ogni mezzo.

Nel 1956 inizia la costruzione della “Casa dell’Apostolato”, inaugurata poi il 26 gennaio 1958: per l’occasione, l’allora ministro della Pubblica Istruzione, Moro, rappresentato dal Prof. Nazareno Padellaro, conferisce al Fondatore la medaglia d’oro con la seguente motivazione: “per la diffusione che la Pia Società San Paolo ha dato alla cultura”. Lo sviluppo dell’Apostolato, in questo periodo, è costante. Abbiamo l’immediata ripresa dei periodici, la costituzione o l’ammodernamento di parecchi nuovi reparti; l’apertura della libreria internazionale a Via Traspontina, poi in via S. Pio X, avvenuta il 15 agosto 1944 e, nel 1963, l’apertura di una nuova libreria vicino alla Basilica di San Giovanni.

Negli anni 1962-1964 viene costruita la Casa di abitazione per i Sacerdoti e Discepoli, in Via Alessandro Severo: in un primo tempo doveva essere dedicata a San Giuseppe, in realtà fu poi dedicata al Divin Maestro e inaugurata il 4 aprile 1964, in occasione dell’ottantesimo compleanno del Fondatore.